Una truffa d’amore online
- redazionemillebatt
- 5 set
- Tempo di lettura: 2 min
Inganni di Cuore: La mia storia
Mi chiamo Lucia, ho 55 anni, e oggi ho deciso di raccontare qualcosa che non avrei mai pensato potesse capitare a me. Scrivo questa storia perché, forse, qualcuna che la leggerà potrà evitarlo.
Tutto è iniziato in una sera qualunque. Ero sul divano, il telefono in mano, quando ho ricevuto un messaggio da un uomo che non conoscevo: «Ciao, sono Andrea. Ho visto il tuo profilo e mi sembri una donna interessante.»
Non c’era nulla di strano, nulla di volgare. Era educato, gentile. Ho risposto, senza pensarci troppo. Da lì è iniziato tutto.
Andrea aveva 42 anni, diceva di essere un imprenditore nel settore immobiliare. Viaggiava molto per lavoro, era sempre in giro per il mondo. Le sue parole erano piene di attenzione, di cura. Mi diceva cose che non sentivo da anni: «Sei speciale.» «Con te posso essere me stesso.»
Ero lusingata, emozionata. Dopo anni di solitudine, finalmente qualcuno che mi ascoltava, che mi faceva sentire importante.
Poi sono arrivate le foto. Un uomo affascinante, elegante, con i capelli brizzolati e uno sguardo che ti faceva sciogliere. Mi mandava immagini dagli aeroporti, dai ristoranti di lusso. Una vita che sembrava da sogno.
E con le foto, le promesse: «Appena torno in Italia, ti porto a Parigi.» «Sto cercando una casa per noi, sul lago.»
Io ci ho creduto. Ho creduto a tutto. Ho iniziato a sognare di nuovo.
Poi, un giorno, mi ha scritto: «Amore, ho un problema con la banca. Sono all’estero e non posso accedere ai miei conti. Mi aiuti? Te li ridò subito.»
La cifra non era enorme, 2.000 euro. Ho pensato: È l’uomo che mi ama, che mi vuole sposare. Come posso dirgli di no? Ho fatto il bonifico.
Ma non è finita lì. Una volta risolto “quel problema”, ne è arrivato un altro. E poi un altro ancora. Ogni volta, Andrea mi giurava che sarebbe stata l’ultima, che presto saremmo stati insieme. Ogni volta accompagnava la richiesta con parole d’amore: «Sei la mia vita.» «Quando torno, ti sposo.»
Ho mandato soldi più volte. Ero convinta che fosse amore. Che stesse lottando anche per noi.
Fino a quel giorno. Mi ha chiesto 20.000 euro. Ho sentito qualcosa rompersi dentro. Ho iniziato a dubitare. Ho cercato informazioni su internet. Ho trovato storie identiche alla mia. Le stesse frasi, le stesse promesse. Ho capito la verità: Andrea non esisteva. Le foto erano rubate. E io ero stata truffata.
Sapete qual è stata la cosa peggiore? Non i soldi. Il dolore più grande è stato capire che tutto quello che avevo provato era vero… ma dall’altra parte non c’era nessuno.
Mi sono sentita stupida, fragile, persa. Ma poi ho capito che non sono sola. Succede a tante persone, perché quando desideri amore, il cuore è pronto a credere.
Oggi racconto questa storia per dire a tutte le donne (e uomini) che stanno leggendo: Non fidatevi delle promesse troppo belle. Non mandate mai soldi a chi non avete mai incontrato di persona. E ricordate: chi vi ama davvero non vi chiede denaro. Mai.
Storia arrivata nel nostro indirizzo e-mail: redazionemillebattiti@gmail.com
Pubblicato da, Mercedes Bardhi








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