Presentare L’Ombra del Silenzio: un’esperienza indimenticabile

È iniziato tutto in modo semplice e naturale, quando Luisa Pesarin, mi ha proposto di presentare insieme a lei il suo ultimo romanzo L’Ombra del Silenzio.

All’inizio mi sembrava un sogno: ritornare nel ruolo di presentatrice, di giornalista, dopo tanto tempo.

Poi, in un bel giorno di marzo, Luisa mi ha richiamata: “Dobbiamo cominciare a prepararci per la presentazione.”

Ho preso in mano il libro e l’ho letto in una settimana. Tra gli impegni quotidiani e il bisogno di concentrazione, non è stato semplice, ma volevo essere attenta, non perdere nessun passaggio.

Fin dalle prime pagine, il libro mi ha catturata. Ti immerge subito nel suo mondo, con uno stile chiaro, semplice ma profondo. Una storia toccante, che parla soprattutto al cuore di una madre — e chi è madre, capirà.

Il 28 maggio è stato il nostro giorno. Tutto era programmato nei minimi dettagli da Luisa: il copione, i ruoli, le canzoni, le immagini trasmesse sul ledwall… tutto. Luisa era elegantissima, tranquilla, leggera, sempre sorridente con tutti. Sembrava che lo stress dell’organizzazione non la toccasse: riusciva a gestire tutto con grazia e determinazione, tenendo ogni cosa sotto controllo.

Io ero emozionatissima, ma Luisa mi ha fatto sentire subito a mio agio. Con il suo sostegno, il suo sorriso, e quegli occhi che brillano sempre — un po’ per l’emozione, un po’ perché è proprio così, Luisa: luminosa.

È andato tutto bene. Lo rifarei cento volte. Quella presentazione è stata un momento prezioso, circondata da persone meravigliose, venute per ascoltare e sostenere una storia che racchiude tante verità.

Un romanzo per tutti, per che ha il coraggio di alzare la voce anche quando sembra che sia troppo poco. L’Ombra del Silenzio non ci ha unite solo nella promozione, ma ci unisce ogni giorno, ogni volta che un nuovo lettore sceglie di scoprire questa storia piena di speranza, che ci ricorda che il mondo può cambiare — ma solo se ognuno di noi trova la forza di dire basta all’ingiustizia.

Grazie di cuore LUISA