L’Ombra del Silenzio: quando il dolore si trasforma in parola
- Luisa Pesarin

- 9 giu
- Tempo di lettura: 1 min

Il 28 maggio, nella cornice intima e accogliente della Biblioteca Claudia Augusta di Bolzano, ho avuto l’onore di moderare la presentazione del romanzo L’Ombra del Silenzio di Luisa Pesarin.
Un titolo potente, già dal suono. Perché il silenzio ha ombre, e Luisa, con la sua scrittura, le ha illuminate tutte.
La protagonista del romanzo è una donna come tante. Una donna che cerca di sopravvivere, giorno dopo giorno, a una gabbia invisibile fatta di manipolazione, sminuimento, solitudine, parole taglienti.
Il libro è un viaggio. Un atto di denuncia, ma anche di liberazione.
Durante l’evento, l’attrice Maria Pia Zanetti ha letto un estratto che ha commosso tutti: la voce rotta, ma piena di forza, ha restituito corpo e sangue a quelle pagine.
E poi la musica, con l’interpretazione di Marina Mercati sulle note di Quello che le donne non dicono.
Un momento intenso, che ha unito parole, emozioni e verità spesso taciute.
Luisa non scrive solo un romanzo. Fa un atto politico, sociale, umano.
Dà voce a chi non l’ha avuta. E ci ricorda che l’abuso psicologico può uccidere lentamente, in silenzio, nell’indifferenza generale.
Se non l’avete ancora letto, vi invito a farlo. Ma preparatevi: non è una lettura “comoda”. È una lettura necessaria.
🖋 Mercedes Bardhi







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